Chi non ha mai sentito parlare “dell’ipnosi” o di soggetti “ipnotizzati”? Nell’immaginario collettivo, il concetto di ipnosi è molto legato alla forma proposta e raccontata negli anni dal cinema e dai mass media.

Spesso abbiamo sentito utilizzare il termine “ipnosi” in maniera impropria o abbiamo visto esempi cinematografici molto costruiti e poco vicini alla realtà (chi ha visto Arancia Meccanica, il capolavoro di Kubrick, sa a cosa mi riferisco).
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Scopriamo di più su ipnosi e autoipnosi
Prima di iniziare, è giusto fare una distinzione tra l’ipnosi e la sua versione più “soft”, ovvero l’autoipnosi.
Infatti, ipnosi e autoipnosi hanno delle differenze sostanziali che ti spiegherò con questo articolo.
L’ipnosi è l’induzione di uno stato di trance in cui la persona è altamente suggestionabile e aperta alle tecniche dell’ipnotizzatore. Il quale guida la persona attraverso una serie di suggerimenti verbali e non verbali al raggiungimento di uno stato di rilassamento profondo, così da poter analizzare il suo comportamento o le sue convinzioni.
Invece, l’autoipnosi?
È una metodologia che consente all’individuo di indursi in uno stato di trance simile a quello dell’ipnosi. La differenza sta nel fatto che, il soggetto, utilizza tecniche di rilassamento e di visualizzazione (focalizzare in maniera indotta o autoindotta – a livello mentale – immagini, emozioni, situazioni reali od obiettivi da raggiungere) per entrare in uno stato mentale alterato, aprendo la mente a nuove idee, convinzioni e comportamenti.
Detto ciò, la differenza sostanziale tra ipnosi e autoipnosi sta nelle modalità di svolgimento. Nell’ipnosi il soggetto viene guidato da un professionista verso la trance, mentre nell’autoipnosi la procedura viene svolta in autonomia.
Ad ogni modo, entrambe le tecniche possono essere utilizzate per affrontare problemi emotivi o fisici, come l’ansia, il dolore cronico, l’insonnia, smettere di fumare e altro ancora.
Andiamo a capire, nel dettaglio, l’una e l’altra comprese le tecniche di ipnosi e autoipnosi.
A cosa serve l’ipnosi
L’ipnosi consiste nell’indurre uno stato di trance in cui il soggetto diventa maggiormente suscettibile alle indicazioni esterne date dallo specialista o terapeuta che guida l’ipnosi. Si tratta di una metodologia che può essere utilizzata per trattare alcune patologie e disturbi psicologici come l’ansia, la depressione, le fobie, il disturbo post-traumatico da stress e l’insonnia.
Quindi possiamo parlare anche di ipnosi terapeutica? Ebbene sì…
Questa viene utilizzata proprio in campo medico, ad esempio per alleviare il dolore durante le procedure chirurgiche o per controllare alcuni sintomi. Stiamo parlando proprio di disturbi più comuni e conosciuti, come la nausea e i bruciori di stomaco.
In sintesi, l’ipnosi può essere un utile strumento terapeutico per molti disturbi psicologici e fisici.
Chi può fare l’ipnosi?
L’ipnosi è una tecnica che può essere utilizzata da professionisti qualificati nel campo della psicologia e della psicoterapia.

Gli ipnoterapeuti, i medici, gli psicologi e i counselor clinici sono tra i professionisti a cui puoi rivolgerti per provare questa particolare tecnica. Possiedono delle conoscenze avanzate riguardo la mente umana, il comportamento e le emozioni oltre ad avere una comprensione completa dei meccanismi dell’ipnosi.
Ciò permette di essere guidato in uno stato di profonda rilassatezza e concentrazione, aiutandoti a superare ad esempio blocchi emotivi, comportamentali o fisici.
E se ti dicessi che puoi fare da solo tutto ciò?
A cosa serve l’autoipnosi
Le tecniche di autoipnosi ti permettono di entrare in uno stato di trance, simile a quello dell’ipnosi, ma senza l’aiuto di un ipnotizzatore.
Tale metodo può essere utilizzato per diversi scopi come il controllo dello stress, la gestione del dolore, la riduzione dell’ansia e della depressione e persino per migliorare le prestazioni sportive. E puoi fare da solo, con speciali tecniche.
Uno dei principali vantaggi dell’autoipnosi è che puoi praticarla in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. È una tecnica sicura e priva di effetti collaterali, poiché sei sempre consapevole del tuo stato e puoi interrompere la trance in qualsiasi momento.
E per raggiungere lo stato di trance?
Puoi utilizzare diversi metodi come la visualizzazione, la ripetizione di frasi o pensieri positivi, la respirazione profonda e la concentrazione su un oggetto o su un suono.
Ma facciamo un esempio pratico, per capire meglio come funziona il tutto.
L’autoipnosi in 6 + 1 facili passaggi
Vediamo insieme, nella pratica, come puoi creare l’ambiente e la condizione giusta per indurti questo stato di trance.
- Ti ricordi quando dicevamo del silenzio che ci deve essere attorno a te? Perfetto, scegli un ambiente in cui sei sicuro che niente e nessuno possa disturbarti;
- Definisci con chiarezza nella tua mente, quale è l’obiettivo che vuoi raggiungere. Una volta scelto, ripetilo ad alta voce e rendilo sempre più vivo in te;
- Inspira lentamente dal naso ed espira con la bocca, facendo uscire tutta l’aria. Concentrati sul tuo respiro, sempre di più, notando come questo diventa sempre più regolare;
- Ora è il momento di focalizzarti sempre di più, visualizzando mentre fai un’azione precisa per raggiungere il rilassamento totale. Come se scendessi una scalinata, gradino dopo gradino;
- Visualizza il tuo obiettivo, magari ripetendo la tua azione sempre di più fino a farla diventare un mantra. Ad esempio potresti dire ad alta voce “Sono forte e pieno di forza di volontà”. In questo stato non far entrare paure, tensioni o preoccupazioni;
- Conta alla rovescia, partendo dal numero 10 fino all’1, per uscire dallo stato di trance in modo dolce.
E il “+1”?
- Quanto deve durare una sessione di autoipnosi? Non c’è un limite ben definito, 15 minuti sono un ottimo punto di partenza. Tuttavia puoi anche scegliere di lasciare che la tua mente ti riporti alla realtà, anche se ti addormenti non fa nulla. Poi ti risveglierai, quando sarà il momento.
Così facendo passi proprio per le 3 fasi dell’autoipnosi:
- Induzione ipnotica – In questa fase devi concentrarti nel liberare la tua mente. Allontana da te tutto ciò che ti faccia pensare, ogni tipo di preoccupazione;
- Visualizzazione creativa – È qui che nuove idee e modi di pensare si sostituiscono a vecchi metodi. Per dare seguito a questo innovativo cambiamento, devi permettere alle tue intenzioni di allinearsi appieno con la tua immaginazione;
- Uscita dallo stato ipnotico – Ora devi uscire da questo stato, tornare alla vita reale. Procedi, anche se ti senti pesante e assonnato, magari contando da 10 a 1. Così uscirai in modo meno brusco.
“E se non riesco a rilassarmi?”
Non preoccuparti, anche in questo caso ho un piccolo e praticissimo consiglio per te.
- Per prima cosa inspira per 4 secondi con il naso, poi trattieni il fiato per 3 secondi e infine espira con la bocca per 5 secondi. Ripeti per 5 minuti.
- Se ti senti ancora un poco “costretto”, usa la contrazione muscolare per rilassare il tuo corpo. Per 10 secondi contrai i muscoli, tutti quanti, e poi rilasciali. Ripeti per 3 volte.
Bene, come ti senti?
Quando è perché ricorrere all’ipnosi e all’autoipnosi
Ora hai capito come l’ipnosi può essere utile per gestire alcune forme di ansia, fobie, dipendenze o disturbi del sonno. Inoltre, può aiutare a ridurre anche il dolore cronico o affrontare traumi emotivi.
L’autoipnosi è indicata maggiormente al fine di migliorare la concentrazione o la memoria, o semplicemente per rilassarsi. Inoltre la sua azione sul corpo è davvero incredibile.
Alcune delle nostre sostante chimiche organiche più benefiche sono prodotte proprio durante il processo di autoipnosi.
Scopriamole insieme, una per una!

Serotonina – Ancora oggi ci sono dubbi sulla sua natura, non si sa se sia un neurotrasmettitore oppure un ormone. La sua azione è quella di influenzare memoria, stimolo sessuale, sonno e appetito.
Indicata principalmente come neurotrasmettitore, mette in comunicazione le cellule nervose nel nostro cervello. È responsabile di migliorare l’umore, formare coaguli dopo una ferita e stimola il vomito per preservare l’organismo da sostanze tossiche.
GABA (Acido gamma-amminobutirrico) – Ha un effetto calmante sulle cellule nervose all’interno del cervello. La sua capacità di rallentamento ha un effetto incredibile sulla paura e il timore che puoi provare.
Grazie all’autoipnosi puoi aumentare i livelli di questo acido calmante, così da abbassare i livelli di ansia e di depressione.
DHEA – Conosciuto come ormone steroideo giovanile, viene prodotto dalle ghiandole surrenali, dal cervello e dalle gonadi. Il suo nome scientifico è deidroepiandrosterone.
La sua funzione principale è quella di rendere migliori le prestazioni atletiche. Inoltre ha delle proprietà uniche per migliorare il sistema immunitario, la funzione cerebrale e il giusto equilibrio tra grasso e muscoli.
Endorfine – Hanno delle proprietà uniche per alleviare il dolore e lo stress. Una giusta quantità di questo neurotrasmettitore permette di tenere a bada depressione e ansia.
Viene prodotto nelle ghiandole pituitarie e nell’ipotalamo.
Cortisolo – Prodotto proprio da livelli alti di stress, la sua funzione permette di gestire situazioni di crisi e paura. Ha origine nelle ghiandole surrenali e, nei momenti di forte stress, ti permette di poter fronteggiare qualsiasi cosa con una produzione di cortisolo extra.
Tra le sue funzioni le più importanti fanno riferimento al ritmo cardiaco, alla regolazione della pressione del sangue e i livelli di zucchero, il controllo di grassi e proteine.
Melatonina – Prodotta nel cervello, più precisamente nella ghiandola pineale, è la principale responsabile del tuo ritmo circadiano, che regola il sonno e la veglia. Oltre a questo, è utilissima anche per fronteggiare l’Alzheimer, è un potente antiossidante e anti infiammatorio e infine potenzia il tuo sistema immunitario.
È importantissimo mantenere un ciclo di sonno veglia ottimale, altrimenti senza il giusto riposo la tua condizione generale ne risente in modo davvero dannoso. Ecco perché, se non è prodotta in quantità giusta, viene prescritta come integratore.
Il vantaggio dell’autoipnosi per il tuo cervello
Oltre a tutti i benefici che abbiamo analizzato insieme in questa piccola guida all’autoipnosi, per concludere voglio parlarti di un vantaggio unico e grandioso per il tuo cervello.
Il corpo calloso, che divide il cervello nei due emisferi, si assottiglia grazie allo stato di trance auto indotto in circa 3 mesi di pratica. A cosa può servire questo?
Ad aumentare la tua capacità di riflessione, pensiero e azione.
Oggi abbiamo compreso quanti benefici porti l’autoipnosi nella tua vita di tutti i giorni e di come, invece, non abbia controindicazioni che possano metterti in difficoltà.
Ora non ti resta che mettere in pratica tutto ciò.
Buona autoipnosi e ricorda, più lo fai e più facile diventerà!
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